
Lunedì 1 Novembre 1999
POLEMICA IN INGHILTERRA
LA VOLPE CACCIA
IL PRINCIPINO
Pierluigi Battista
BEATA l’Inghilterra, con le sue domeniche di ordinaria ma feroce
polemica sulla liceita' della caccia alla volpe. Beato un Paese di illustri
tradizioni in cui due mondi si contrappongono con passione su un tema che
mette in gioco un’identita' culturale complessa e stratificata, un modo
d’essere che si e' sedimentato nel tempo assieme alla coscienza di
rappresentare nei gesti e nello stile qualcosa che resta e che resiste
all’usura dell’effimero. Attorno alla caccia alla volpe si e' scatenata
in Gran Bretagna una poderosa querelle che coinvolge il governo di Tony
Blair e i movimenti ecologisti, l’immagine di una monarchia ormai da anni
nella tempesta e un nucleo di solido conservatorismo culturale e sociale che
si e' messo a fare la guerra alla neo-retorica animalista.
Il principino William viene immortalato di nascosto da un fotografo in vena
di super-scoop mentre partecipa assieme al padre Carlo a una battuta di
caccia. Gli animalisti, che tra l’altro avevano trovato in Lady Diana una
forte e influente alleata, contestano apertamente la scelta di Carlo e la
commistione tra i rampolli della monarchia e una pratica che giudicano
abominevole. Ma nella campagna inglese, in contemporanea, alza la voce e
scende in piazza il movimento che vuole difendere la caccia alla volpe dalle
leggi anti-caccia del governo laburista per preservare, dicono, un simbolo
dell’identita' inglese e del suo specialissimo rango. Un intreccio che
scuote passioni e animosita' e che in Italia sarebbe assolutamente
inconcepibile. La lobby dei cacciatori, e' vero, ha fatto fallire un paio di
referendum anticaccia. Ma nulla di paragonabile alle polemiche che
travolgono in Inghilterra addirittura la figura del principe. Decisamente
non e' vero che tutto il mondo e' paese.
Novembre 1999


|