D'Abruzzo

I tesori del lago
A Celano, sulle rive del lago scomparso, è sorto il Museo della Preistoria d’Abruzzo. Un grande suggestivo tumulo ricoperto d’erba, all’interno del quale si racconta la vera storia della Regione dall’età del ferro alla conquista romana...

Amore e Morte
nell'Abruzzo antico
La mostra, allestita nelle sale del Museo della Preistoria d’Abruzzo, a cura della Società Archeores presenta un percorso espositivo suddiviso in tre grandi settori...
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Museo della Preistoria d’Abruzzo

Celano (Aquila), località Paludi. È raggiungibile con l’autostrada Roma - Pescara, casello autostradale uscita di Celano-Ovindoli. Proseguire sulla Tiburtina fino al km 124.
Con la linea ferroviaria Roma-Pescara, stazione di Celano e con le Autolinee regionali Arpa: Roma Avezzano-Celano, L’Aquila-Avezzano- Celano; Pescara Avezzano-Celano.
Osserva il seguente orario:
dal lunedì al venerdi: ore 9 - 19; Sabato e domenica su prenotazione.
Telefono e fax: 0863790357

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Una scuola per diventare archeologi
Intervista a Vincenzo D'Ercole raccolta da Maria Concetta Nicolai
Foto di Luciano D’Angelo

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Il Museo della Preistoria delle Paludi di Celano non assolve solo alla funzione espositiva.
“La nostra volontà, impostata già nella seconda metà degli anni ottanta, ai tempi del Sovrintendente Giovanni Scichilone - spiega D’Ercole - è di fare di questo museo un laboratorio di ricerca dedicato alla preistoria e alla protostoria”. 
Il cuore del complesso è innanzi tutto il deposito a lunga giacenza che in questo momento costituisce una banca dati di importanza sovraregionale nel senso che i materiali ottenuti dagli scavi che vanno da Ripoli, alla grotta Continenza di Trasacco, a quelli di Collelongo, alla necropoli di Fossa, rappresentano un tesoro inestimabile che potrebbe divenire occasione di formazione di archeologici, restauratori, disegnatori, antropologi, studiosi in genere di varia formazione all’interno dell’area tematica delle Scienze umane. 
“L’Archeologia preistorica è abituata, anche per la sua difficoltà di comprensione e di racconto, a rapportarsi con molte altre discipline, siano esse la storia, la geologia, la paleobotanica, la zoopaleologia, l’antropologia fisica e culturale. 
Nel caso dell’Abruzzo questa necessità si manifesta anche per l’archeologia classica che nella maggior parte dei casi non è magniloquente e presenta una dimensione povera e marginale”.
All’interno del museo sono operanti laboratori scientifici di analisi, restauro, disegno, fotografia e catalogo a cui fanno riferimento istituti universitari della Regione e studiosi di ogni provenienza che possono utilizzare una serie di servizi specialistici: una grande sala convegnidi 300 posti., una sala proiezione, biblioteca, laboratori, ampi spazi espositivi.
“Noi vogliamo portare l’Europa in Abruzzo - dice Vincenzo D’Ercole - ospitare mostre di carattere europeo, ma soprattutto richiamare a Celano la presenza di studiosi internazionali. Qui ci sono spazi per lavorare osservare, per catalogare il materiale archeologico, per fotografarlo, per restaurarlo, per studiarlo in maniera consona. 
Oltre ai laboratori c’è un deposito archeologico che sta raccogliendo quasi tutta la preistoria della nostra regione e la raccoglie per farla studiare. Questo museo oltre ad essere contenitore di reperti, fabbricatore di dati archeologici, illustratore attraverso la parte museale, intende anche ampliare i dati acquisiti attraverso convegni, incontri, corsi di archeologia”.
Un altro elemento che va a corollario di questo museo è la foresteria. Qui, come succede altrove in Europa, lo studioso può risiedere per il tempo necessario al fine di lavorare, studiare intorno all’archeologia preistorica, vivere a diretto contatto con i reperti. 
L’ambizione quindi è quella di creare una scuola di archeologia che consideri i periodi e le culture precedenti la romanizzazione e che dia a studenti e studiosi la possibilità di osservare in modo consono i materiali sia in deposito che nelle esposizioni, utilizzando strumenti, dati, archivi del museo.

 

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