Provincia di Chieti

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Chieti
(55709 abitanti, 330 m. slm)

Sotto il governo della Spagna dal 1504 al 1707, furono concessi a Chieti diversi benefici e una posizione di rilievo nel demanio regio,Teatro Marrucino fino ad essere innalzata a sede arcivescovile e metropolitana dell'Abruzzo dal papa Clemente VII, nel 1526. Durante i duecento anni di dominio spagnolo e nei periodi successivi di reggenza austriaca, dal 1707 al 1734, e poi borbonica, molte chiese e palazzi del centro storico di Chieti subirono rifacimenti in stile barocco e si arricchirono di notevoli opere d'arte. Il Palazzo Municipale o Nuovo Episcopio fu costruito nel 1517 e in epoca borbonica fu adibito a caserma della gendarmeria reale, essendo dotato di più di cento stanze. Il famosissimo Seminario Diocesano in via Niccolo' Toppi, fondato nel 1566, fu per molto tempo il più importante di tutto il Mezzogiorno e formò tra gli altri studenti personaggi famosi come i fratelli Bertrando e Silvio Spaventa, Edoardo Scarfoglio, Cesare de Lollis, Camillo de Meis e Gabriele D'Annunzio. Con il 1816 Chieti tornò ad essere centro amministrativo importante, in quanto la città venne costituita capoluogo di provincia. Dopo la formazione del Regno d'Italia la città iniziò a rifiorire, riaffermando quel suo ruolo di centro culturale ed artistico, aperto alle nuove influenze. Nel Palazzo Martinetti Bianchi sede della Pinacoteca provinciale "Costantino Barbella" si custodiscono tele di grandissimo valore tra cui una tavola del XV sec. raffigurante la Madonna che nutre le anime del Purgatorio; una tela del fiammingo Ruther; un San Giovanni Battista e un San Francesco dello spagnolo Zurbaran, oltre alle opere di artisti abruzzesi del Novecento. Sempre per quanto riguarda la posizione culturale di Chieti, bisogna ricordare che al teatro Marrucino fu rappresentata trionfalmente la prima nazionale della Figlia di lorio di D'Annunzio, il cui manoscritto è esposto nel museo del teatro. Scendendo verso Pescara, Chieti trova una dimensione contemporanea, con l'insediamento dello Scalo.

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Ultimo aggiornamento:
lunedì 19 novembre 2001

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