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Personale e riorganizzazione dei servizi

Un Moloch senza anima ne' testa. L’assessorato al personale e ai servizi e' stato da sempre un ufficio difficile da gestire, per la mole di lavoro e per il carico di responsabilita' che grava sugli amministratori, spesso costretti a decisioni impopolari. Oggi questo ramo dell’amministrazione, grazie agli sforzi compiuti in tal senso dai responsabili del settore, ha acquisito una sua precisa fisionomia. Di piu'. Ha assunto un’importanza strategica dal momento in cui e' apparso chiaro che l’apparato amministrativo andava riorganizzato secondo nuovi criteri di efficienza, semplificazione e qualita' dei servizi per abbattere finalmente quel divario tra Palazzo e cittadini creato dalla burocrazia. La rivoluzione che nel corso di questi anni ha interessato la pubblica amministrazione e' stata una rivoluzione innanzitutto interna, nel modo di gestire e di improntare il lavoro dei singoli uffici. Per la prima volta e' stato applicato in tutte le sue appendici il contratto collettivo di lavoro che stabilisce una nuova filosofia del lavoro basata sulla motivazione dei dipendenti e sulle relative incentivazioni legate alla qualita' delle prestazioni offerte. La parola d’ordine in questi anni e' stata quella di rendere il Comune efficiente come un’azienda privata nella quale i dipendenti si sentissero parte di un progetto comune nel quale infondere le proprie energie per il bene della collettivita' e per avanzare nella propria carriera. Per questo sono state varate nuove disposizioni, quali l’indennita' di posizione legata alle funzioni svolte e quella di risultato valutata da un’apposita commissione. Incentivi di questo tipo sono serviti a rendere piu' snella la macchina burocratica, evitando gli impasse che avevano caratterizzato le gestioni precedenti. Diritti e doveri sono stati immediatamente ridefiniti attraverso il nuovo regolamento di disciplina.

Il lavoro: quello che e' sempre stato considerato il tallone di Achille delle varie amministrazioni e' diventato il punto di forza della gestione Pace che ha puntato alla creazione di nuovi posti pur con mille difficolta' burocratiche e legislative.

I semi gettati nel corso di questi anni hanno cominciato comunque a dare il loro frutto: nell’ultimo anno e' stato messo in atto il pacchetto Treu che permette, attraverso progetti di vario tipo la collocazione di 286 lavoratori precari nell’ambito dei lavori socialmente utili. Un percorso non facile che sara' concertato con la Regione e con i sindacati. E’ stato inoltre bandito il concorso per 8 posti di funzionario amministrativo, cui se ne aggiungeranno altri 33 di terminalisti. Senza contare poi quello per l’assunzione di 33 vigili che nel corso dei prossimi tre anni diventeranno un centinaio. Al ministero della Difesa sono stati chiesti alcune decine di militari che verranno impiegati di supporto alla vigilanza urbana e ai musei, permettendo cosi' l’apertura serale. Per meglio riqualificare le posizioni interne sara' bandito un concorso per 400 posti che interessera' le qualifiche superiori.

La trasparenza nelle procedure dei concorsi e' sempre stata un punto di forza di questa amministrazione, un fiore all’occhiello riconosciuto persino dal Consiglio di Stato che ha sancito la legittimita' delle modalita' di espletamento usate. Nel futuro prossimo la rivoluzione iniziata quattro anni fa dovrebbe avere uno scatto attraverso il piano di formazione e di riqualificazione dei dipendenti. sara' quindi avviata la razionalizzazione del personale, secondo una concezione moderna che punta al fabbisogno reale della pianta organica e a un’idea del lavoro flessibile, al di la' dei vecchi schematismi interni spesso responsabili della paralisi dell’apparato burocratico.

La lotta contro la disoccupazione passera' anche attraverso l’istituzione della Consulta del lavoro per lo sviluppo e l’occupazione: un osservatorio che con il concorso delle forze sociali si fara' promotore di un programma socio economico allo scopo di incentivare lo sviluppo e l’occupazione.

Il piano di ristrutturazione dei servizi per esser completo ha richiesto l’informatizzazione dell’apparato amministrativo. Presto Palazzo di citta' aprira' le porte a computer e software sofisticati in grado di snellire le procedure amministrative. Il nuovo progetto informatico, che sostituira' il vecchio sistema non piu' in grado di rispondere ai requisiti di efficienza richiesti da un’amministrazione moderna, riguardera' sia l’organizzazione generale che quella anagrafica. I sistemi finora utilizzati per i servizi demografici, finanziari, tributi e acquedotto non avevano alcuna possibilita' di interscambio. Un ostacolo che l’informatizzazione consentira' di superare permettendo di recuperare quel ritardo culturale non in linea con l’immagine di una citta' moderna qual e' Pescara.

 

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