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D'Abruzzo
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Crecchio
Ricchezze di fiume

Testo di Mario Pellegrini

La zona che si estende dalla costa del chietino fino al limite della fascia pedemontana del massiccio della Maiella è caratterizzata da una copertura vegetale varia e frammentata.
È il caso della valle dell'Arielli che, in prossimità dell'abitato di Crecchio, si ricopre di una folta vegetazione prima di sfociare al mare. I boschi veri e propri sono praticamente assenti all'interno dell'area in oggetto, se si fa eccezione di limitati tratti di querceto. La specie arborea più diffusa è senz'altro la roverella. Le piccole formazioni forestali, costituite da questa specie sono per la maggior parte rappresentate da cedui semplici ed invecchiati. Alle roverelle si accompagnano con maggior frequenza l'orniello, il nocciolo, il sorbo, l'acero campestre, l'acero minore, l'acero napoletano, l'olmo campestre. Il sottobosco, nelle condizioni più favorevoli, si presenta estremamente ricco di specie; lo strato erbaceo è spesso rappresentato dal falasco o brachipodio. Più raramente troviamo alcune orchidee selvatiche come l'elleborina pallida, l'orchidea purpurea, l'orchidea scimmia, e fior di legna o fiammone.
Nei settori più caldi ed aridi è presente anche il leccio a cui si associano la fillirea, la robbia selvatica il pungitopo, la ginestrella, l'asparago pungente, il caprifoglio etrusco, il lauro-tino e la salsapariglia o stracciabraghe.
Ai margini della macchia mediterranea s'insediano quegli aggruppamenti di specie che formano le garighe tra le quali l'ampelodesma, i cisti, mentre nelle zone meno aride troviamo la canna di Plinio. Un altro aspetto caratteristico è rappresentato dalla vegetazione dei coltivi abbandonati che si evidenzia con la presenza di alcune specie introdotte dall'uomo e ormai diffusesi spontaneamente come la robinia. Infine merita menzione, grazie alla presenza del corso d'acqua e quindi ad ambienti freschi ed umidi la presenza di specie tipiche dei boschi o querceti di tipo mesofilo nei quali domina il carpino nero, l'orniello, il nocciolo e in particolare l'alloro. Tra i popolamenti legnosi più vicini al fiume ricordiamo i saliceti arbustivi formati da cinture o nuclei di salici bassi in cui prevalgono il salice bianco, il salice da ceste, il salice rosso. Esternamente si accompagnano il pioppo nero il pioppo bianco, l'ontano nero, mentre nel sottobosco ritroviamo l'evonimo, la sanguinella, il biancospino, il sambuco. Tra le specie erbacee prevalgono il calice pendulo, la consolida minore, il ranuncolo lanuto. Abbondanti sono le specie lianose e rampicanti come il luppolo, il vilucchione, la vitalba e l'edera.
Il torrente forma una serie di piccole cascate e pozze d'acque in cui spesso si osservano concrezioni di travertino e nelle quali vive il sempre più raro granchio di fiume, insieme a molti invertebrati bentonici tipici dei corsi d'acqua di questo genere. Abbondante anche l'entomofauna, rappresentata da coleotteri xilofagi legati per lo più ai tronchi invecchiati e marcescenti di alberi diffusi ed abbondanti come pioppi e salici.
La presenza della vegetazione e del corso d'acqua offre anche il sito ideale per molte specie di uccelli; il sistema complicato e ingegnoso di canali e piccoli sbarramenti di alimentazione ai mulini, nonostante l'origine artificiale, permette la vita a specie rare ed esigenti come la ballerina gialla. Altre specie sono: lo scricciolo, il codibugnolo, il merlo, il picchio verde, il picchio rosso maggiore e il picchio rosso minore.
La presenza di querce offre siti idonei per la nidificazione di specie ornitiche interessanti come la poiana e lo sparviero, rapaci diurni abbastanza comuni e legati a questi ambienti. Più comuni risultano il rampichino, la cinciallegra, il fringuello, l'usignolo, la tortora, il rigogolo, il cuculo e nelle zone più calde ed esterne della valle molte specie di silvidi come la capinera, l'occhiocotto, il beccamoschino e la cannaiola.
Durante la migrazione e nel periodo invernale transitano e sostano anche colombacci, tordi bottacci e upupa. Tra i mammiferi troviamo la non comune puzzola, la faina, il tasso, la donnola, la volpe e piccoli roditori, come il topo campagnolo, il topo collo giallo, vari topi ragni, il moscardino e il più raro topo quercino.

 

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