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La strategia dell'attenzione
di Ermanno Di Bonaventura

La Chiesa è la casa naturale della carità, al cui servizio pone la forza del suo esempio e della sua testimonianza. Ormai già da tempo la prassi della carità è entrata nella vita di alcuni movimenti ecclesiali ed è praticata da famiglie o singole persone, in forme libere e diverse. Ma tutto ciò non è ancora sufficiente. Purtroppo il nostro mondo è ancora prigioniero delle sue egoistiche abitudini, dei suoi rapporti spesso freddi e interessati. E' quindi sempre più attuale la necessità di intensificare ed estendere la pratica della carità. Accogliere il fratello che soffre è per noi accogliere Gesù in persona. Nel volto del sofferente che ci interpella si riflettono le sembianze dello stesso volto di Dio. L'altro è quello che si pone dinanzi a noi con la sua storia, la sua personalità, il suo mondo unico e irripetibile. Come tale lo devo accogliere, lo devo ascoltare e trattare. Sembra evidente che, specialmente in un mondo come il nostro, ci deve essere una vera e propria educazione all'accoglienza. Dobbiamo fare in modo che tutto ciò che il nostro interlocutore dirà non cadrà nel vuoto, ma troverà un cuore disponibile ad accettarlo e a farlo suo. La carità è delicata, si rischia di sciuparla nel momento stesso in cui si tenta di esercitarla. La Caritas deve sentire questo stimolo a essere segno e strumento nella sensibilizzazione della comunità cristiana a recepire pienamente, adottare comunitariamente e realizzare pazientemente, la scelta preferenziale dei pove-ri. I destinatari dell'azione della Caritas non possono essere solo i poveri, ma tutta la comunità che si mette al servizio dei poveri. Le opere di carità, se frutto di un attivismo senza sosta e senza limiti, potrebbero soffocare la linfa vitale della carità, che deve essere al contrario continuamente plasmata e sostenuta dall'intera comunità di credenti. Tale animazione non può prescindere dall'interazione con gli altri ambiti pastorali (catechesi e liturgia) della Chiesa locale. Alle soglie del terzo millennio, lo Spirito Santo e la memoria attualizzante della Chiesa ci diano per intero il senso delle nostre responsabilità.

 

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Aggiornato il: 10 agosto 1999